La colposcopia è un esame grazie al quale è possibile visualizzare accuratamente la cute della vulva, quindi la mucosa della vagina e del collo dell'utero. Se durante l'esame dovesse essere evidenziata qualche anomalia viene effettuata contestualmente una biopsia, ossia un piccolo prelievo di tessuto che verrà successivamente analizzato in laboratorio. In molti casi la colposcopia viene effettuata quando il risultato di un Pap-Test è anomalo per esaminare in modo approfondito sia la vagina che il collo dell'utero. La colposcopia viene eseguita dal ginecologo con uno strumento che amplifica la visione da 2 a 60 volte, il "colposcopio", consentendo così di rilevare eventuali anomalie impossibili da individuare ad occhio nudo.

La colposcopia si esegue tamponando delicatamente le zone da esaminare con un batuffolo di cotone contenente acido acetico o una soluzione iodata (soluzione di Lugol). Grazie a queste sostanze è possibile far risaltare le eventuali aree anomale presenti.
Nel caso in cui si rilevassero aree anomale si effettuano una o più biopsie che hanno lo scopo di prelevare delle piccole porzioni di tessuto da sottoporre ad analisi di laboratorio. L'esito delle analisi ci indica se si tratta di cellule infiammate, precancerose (e quindi che possono evolversi in cancro) o cancerose.

La colposcopia si effettua qualora si verifichino le seguenti condizioni:

• Se il risultato di un Pap-Test presenta delle anomalie allo scopo di esaminare con attenzione la mucosa del collo dell'utero per cercare aree anomale. Se nel corso dell'esame vengono rilevate aree sospette si effettua una biopsia, ossia un piccolo prelievo di tessuto o sulla superficie del collo dell'utero (biopsia cervicale) o nel canale endocervicale, ovvero sull'epitelio che riveste il canale attraverso il quale l'utero si apre alla vagina.
• Se dalla paziente stessa o a seguito di una visita ginecologica viene rilevata un'ulcera o un'altra anomalia (ad esempio una verruca genitale) presente nella vulva, nella vagina o nel collo dell'utero.
• Per verificare con il passare del tempo l'evoluzione di un'area considerata sospetta (in gergo follow-up) riscontrata nella vagina o nel collo dell'utero, oppure per valutare l'efficacia di un trattamento effettuato a seguito della presenza di una lesione precancerosa.

Per prepararsi ad una colposcopia è necessario non aver utilizzato nelle 48 ore precedenti all'esame lavande, ovuli, tamponi o creme vaginali. Allo stesso tempo è consigliabile evitare rapporti sessuali. In entrambe i casi infatti sono possibili variazioni e alterazioni delle cellule della superficie del collo dell'utero.
La colposcopia deve inoltre essere effettuata in una fase del ciclo nella quale non ci sono né mestruazioni né perdite, in questi casi infatti potrebbe essere compromessa una buona visualizzazione delle caratteristiche della mucosa in esame. Il momento ideale per effettuare l'esame è tra il decimo e il ventesimo giorno dalla comparsa della mestruazione.

Sono esami diagnostici che equivalgono alla colposcopia e che vengono eseguiti a livello vaginale, vulvare e penieno.