Da sempre la
chirurgia è considerata il gold standard nel trattamento dell’incontinenza urinaria femminile da sforzo, a maggior ragione dopo l’avvento delle
tecniche mininvasive, intendendo con ciò un approccio poco cruento che senza andare a scapito delle proprietà curative, comporti un minor rischio di complicanze post operatorie e quindi una ridotta degenza ospedaliera con un successivo precoce ritorno alle attività quotidiane.
Lo scopo è quello di ripristinare un supporto per la vescica e l'uretra.
Rientrano tra queste le tecniche TVT. In tutte le sue varianti la tecnica TVT consiste nel posizionamento di una
bendarella di un materiale sintetico che faccia da sostegno all’uretra.
LA MINISLING
La tecnica originaria prevede l’introduzione, incidendo la vagina, della
bendarella tramite due aghi che, con un tragitto guidato passano dietro l’osso pubico (la parte anteriore del bacino) e fuoriescono poco al disopra del pube.
La
bendarella viene poi tagliata al livello della cute e le piccole incisioni chiuse con un punto di sutura o con un adesivo cutaneo.
Oltre dieci anni di storia confermano l’assoluta validità di questa tecnica.
LA TOT (TRANS-OBTURATOR-TAPE)
La tecnica nota come
TVT trans-otturatoria, prevede il passaggio di 2 aghi elicoidali lateralmente all’osso pubico e non dietro come nella tecnica di prima generazione. Precisamente tali aghi, noti con il termine di tunnellizzatori, passano attraverso i forami otturatori (2 aperture laterali all’interno della pelvi); questo passaggio che dà il nome alla tecnica, trans-otturatoria appunto, rende l’intervento più rapido e con minori complicanze.
LA TVT SECUR
La variante della tecnica prevede l’utilizzo di
aghi molto piccoli ed evita la necessità di incidere la cute, grazie all’uso di una speciale tecnologia per mantenere la bendarella in posizione.
Questa variante della tecnica sembra garantire un’invasività minima e la quasi totale assenza di
dolore, non superando la membrana otturatoria.
L’INFILTRAZIONE PERIURETRALE DI SOSTANZE (BULKING THERAPY)
Il trattamento mediante l’utilizzo di sostanze volumizzanti (bulking agents) nasce dall’intento di restringere il lume uretrale senza causare un ostruzione significativa.
Candidate di elezione sono pazienti con perdite importanti e che per età o condizioni generali sono a rischio di intervento chirurgico.
Limite della procedura è la limitata durata nel tempo. Tuttavia, poiché la tecnica è semplice e di facile attuazione, può essere ripetuta più volte.