SCREENING ONCOLOGICO
HPV TEST
CHE COS'E' L'HPV ?
L’HPV, o anche virus del papilloma umano, altro non è che un’infezione di natura virale a trasmissione prevalentemente sessuale. Spesso si è portatori di HPV senza neanche saperlo.
Le tipologie di HPV conosciute sono circa 100; di queste 13 possono causare cancro alla cervice uterina. Alcune tipologie causano i cosiddetti condilomi, o verruche genitali, che, sebbene non siano collegati direttamente al cancro rendono necessario effettuare un esame diagnostico che rilevi la presenza nel collo dell’utero di un’infezione da HPV.
QUALI SONO I RISCHI DELL’HPV ?
Nella maggioranza dei casi l’organismo, a contatto con l’HPV, riesce in qualche mese a eliminare il virus. Più raramente il virus non viene eliminato; in questi casi il rischio che si sviluppino anomalie della cervice uterina che possono evolvere in un tumore aumenta. Inizialmente le lesioni che si sviluppano non hanno un grado elevato (LISL) e solo nel 15% dei casi diventano lesioni più impegnative (HSIL); frequenti sono le regressioni spontanee legate anche al livello delle difese immunitarie presenti nella donna.
A COSA SERVE IL TEST DELL’HPV (DNA-PAP)?
Grazie al test del DNA-PAP è possibile individuare le tipologie di HPV ad alto rischio prima che si verifichino modificazioni evidenti delle cellule del collo dell’utero.
Questo test consente dunque di individuare quali donne possono essere potenzialmente a rischio di sviluppare un cancro al collo dell’utero.
Il test si effettua prelevando un campione di cellule dal collo dell’utero seguendo le stesse modalità del Pap-Test.
È UTILE FARE SIA IL PAP-TEST CHE IL TEST HPV (DNA-PAP) ?
Come prevenzione del cancro al collo dell’utero nelle donne dai 30 anni in su l’ideale è eseguire sia il Pap-Test (meglio se con citologia su strato sottile) che il test HPV. Un approccio combinato grazie al quale si rilevano il 97% delle malattie della cervice uterina più gravi. Effettuare il test HPV aiuta a evidenziare, fra le anomalie che emergono dal Pap-Test, quali saranno quelle che si risolveranno da sole e quali invece quelle che potrebbero trasformarsi in una patologia più seria.
Qualora i due test risultassero negativi le probabilità di sviluppare un cancro del collo dell’utero sarebbero ridotte al minino, a tal proposito i controlli a distanza sono dilazionati nel tempo fra i 3 e i 5 anni. Secondo quando stabilito dalle linee guida della Società Italiana di Colposcopia e da altre società internazionali, il test HPV deve essere sempre effettuato a scopo di controllo dopo ogni trattamento per lesioni precancerose del collo dell’utero e in tutti in casi in cui l’esito del Pap-Test sia dubbio (ASCUS).
PERCHÉ VACCINARSI PROPRIO A 12 ANNI ?
Effettuare la vaccinazione contro l’HPV a questa età viene considerato positivo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per i seguenti motivi:
- Migliora l’efficacia della vaccinazione in un età in cui non è ancora iniziata l’attività sessuale
- La risposta immunitaria alla vaccinazione è migliore
- Si evita di somministrare il vaccino in stato di gravidanza
- Poiché le ragazze a questa età sono coinvolte in una serie di programmi di prevenzione attiva questo offre maggiori possibilità di adesione ad un ciclo di 3 dosi.
E' UTILE VACCINARSI DOPO I 12 ANNI? E DOPO L'INIZIO DELL'ATTIVITÀ SESSUALE?
Come già indicato il momento ideale per somministrare il vaccino è quando il sistema immunitario risponde al meglio e prima dell'inizio dell'attività sessuale; nonostante questo il vaccino è molto utile anche nei casi in cui la donna abbia già una vita sessuale attiva poiché risulta comunque poco probabile che questa sia stata infettata da tutti i ceppi di papillomavirus oncogeni nei confronti dei quali il vaccino risulta efficace.
PRIMA DI VACCINARSI, È NECESSARIO FARE QUALCHE TEST? (ES. HPV TEST E TIPIZZAZIONE)
Prima di vaccinarsi non è richiesto alcun test.
SE UNA DONNA HA APPENA FATTO L'HPV-TEST ED È POSITIVO SI PUO' VACCINARE UGUALMENTE O È INUTILE?
Poiché l'esposizione al virus è possibile nel corso di tutta la vita sessualmente attiva vaccinarsi può essere comunque utile a scopo preventivo. Affinché un papillomavirus oncogeno produca effetti è necessario che l'infezione sia persistente per un lungo periodo di tempo; non è raro che il test HPV possa risultare in un primo momento positivo e successivamente negativo: questo vuol dire che il sistema immunitario ha debellato l'infezione e che quindi il vaccino può essere efficace onde evitare il rischio di contrarre altre infezioni che con il passare del tempo potrebbero diventare persistenti.
DEVE FARSI VACCINARE ANCHE IL COMPAGNO DI UNA DONNA APPENA VACCINATA?
Questo vaccino è specifico per donne, è su di esse che si verificano infatti le lesioni che possono portare al tumore, mentre nel caso dell'uomo il cancro al pene è piuttosto raro. La scelta è ricaduta sulla necessità di vaccinare i soggetti maggiormente a rischio, e quindi le donne, anche tenendo presente che i costi di una vaccinazione maschile sarebbero piuttosto ingenti. L'obiettivo è la copertura vaccinale massima che riduca, se non elimini, la diffusione del papillomavirus ad alto rischio.
QUANTO DURA LA PROTEZIONE INDOTTA DALLA VACCINAZIONE? E' PER TUTTA LA VITA O SONO NECESSARI DEI RICHIAMI?
La protezione indotta dalla vaccinazione non differisce da quella di altri vaccini. Secondo quanto dimostrato dai dati il vaccino effettua una protezione efficace per molti anni. In base ai controlli viene garantito, come accade anche nel caso di altri vaccini, che se nei soggetti sottoposti a vaccino dovesse evidenziarsi una riduzione di efficacia si effettuerebbe un ulteriore richiamo.
CI SONO RISCHI NELLA VACCINAZIONE CONTRO L'HPV?
I rischi collegati alla vaccinazione contro l'HPV non differiscono da quelli rilevati per altri vaccini più comuni. Questo vaccino è stato ad oggi effettuato da milioni di donne (>50.000.000 di somministrazioni nel mondo) senza che si siano verificati problemi di sicurezza. In alcuni casi può essere segnalato dolore nel punto in cui viene inoculato il vaccino e quindi nella spalla, talvolta associato a gonfiore e arrossamento. Si tratta comunque di disturbi che scompaiono molto velocemente. In altri casi può esserci febbre, ma anche questa scompare molto rapidamente. Più di rado si possono verificare disturbi a carico dell'apparato intestinale quali diarrea, nausea o vomito. Anche in questi casi più rari i sintomi scompaiono velocemente e non è necessario utilizzare farmaci. Effettuando il vaccino non è possibile venire contagiati dal virus HPV poiché le particelle di cui è composto il vaccino, seppure simili a quelle dell'HPV, non possono indurre la malattia ma solo provocare la produzione di anticorpi specifici per combattere questo virus
LA VACCINAZIONE PROTEGGE AL 100% CONTRO IL CANCRO DELLA CERVICE UTERINA ?
L'efficacia del vaccino è molto elevata (90-100%), fra le donne che ancora non hanno contratto il virus, come prevenzione delle lesioni pre-invasive di alto grado (CIN2/3) causate dai virus HPV 16 e 18, i quali causano oltre il 70% dei tumori alla cervice uterina. L'efficacia del vaccino risulta alta anche nei confronti dei ceppi simili a quelli del papilloma virus, questo espande l'efficacia della protezione del vaccino superando il 70% dei casi.
UNA VOLTA FATTA LA VACCINAZIONE, LO SCREENING NON SERVE PIÙ ?
Sottoporsi con regolarità al Pap-Test è importante poiché nonostante la vaccinazione protegga dalle cause principali del tumore alla cervice uterina questa non protegge da tutti i tipi oncogeni di HPV; questo porta dunque a doversi sottoporre regolarmente al Pap-Test. Sia la vaccinazione che lo screening sono il metodo più efficace per la prevenzione al carcinoma del collo dell'utero.
UNA VOLTA FATTA LA VACCINAZIONE, LO SCREENING NON SERVE PIÙ ?
Sottoporsi con regolarità al Pap-Test è importante poiché nonostante la vaccinazione protegga dalle cause principali del tumore alla cervice uterina questa non protegge da tutti i tipi oncogeni di HPV; questo porta dunque a doversi sottoporre regolarmente al Pap-Test. Sia la vaccinazione che lo screening sono il metodo più efficace per la prevenzione al carcinoma del collo dell'utero.
LE DONNE IN GRAVIDANZA POSSONO VACCINARSI ?
Durante la gravidanza effettuare vaccinazioni risulta poco opportuno, il vaccino contro l'HPV non fa eccezione salvo diverse indicazioni specialistiche.