Un percorso musicale ben strutturato può rappresentare un filo di congiunzione per le mamme e i bambini che colleghi il prima e dopo nascita e in seguito accompagni la relazione genitori-figli nei primi anni di vita.
L'esperienza e la relazione musicale tra madre e figlio iniziano anche prima della nascita: come ampiamente dimostrato dalle evidenze scientifiche, il feto è sensibile alle percezioni sonore e in grado di riconoscere e discriminare la voce della mamma.
Durante l'esperienza musicale la futura mamma canta per il proprio bambino, fa risuonare la propria voce nel corpo, respira liberando endorfine. Alla nascita, il bambino oltre a discriminare la voce della mamma e la sua prosodia, riconosce le melodie ascoltate durante la gravidanza, utilizzando l'esperienza musicale precoce come contributo positivo al suo neurosviluppo.
Molteplici sono i benefici che i bambini da zero a tre anni possono ricevere grazie all'esperienza musicale condotta in relazione con la mamma o i genitori. La musica facilita l'ascolto e l'attenzione, migliora la memorizzazione, stimola l'apprendimento linguistico, facilita la coordinazione motoria, sostiene le capacità comunicative ed espressive, funge da regolatore emotivo, sviluppa la creatività e l'immaginazione, facilita le relazioni tra pari e tanto altro.
La validità dei concetti appena espressi è certificata dalle recenti evidenze scientifiche ed in tal senso il progetto si può fregiare dell'interesse e della condivisione della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) il cui Presidente, Dr. Giuseppe Di Mauro ha redatto apposita prefazione al progetto.
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