PARTOANALGESIA CON LIVOPAN
CHE COSA È IL PROTOSSIDO DI AZOTO?
Il protossido d’azoto è una miscela gassoso innocua da inalare, pronta all'uso, composta dal 50% di ossigeno e dal 50% di protossido di azoto. Diffonde rapidamente nel sangue, non si lega all’emoglobina, non viene metabolizzato ma eliminato dai polmoni, ed ha uno scarso accumulo nei tessuti e nei lipidi. E’ un’alternativa all’epidurale per ridurre i dolori del parto. Il gas inalato durante il travaglio consente di alleviare il dolore delle contrazioni e di affrontare il parto con minor ansia. E’ stato da poco introdotto in alcuni ospedali italiani mentre nei paesi anglosassoni è già in uso da diverso tempo.
PERCHÉ SI UTILIZZA IL PROTOSSIDO D’AZOTO?
miscela protossido e ossigeno (LIVOPAN®) è utilizzata durante il parto da più di un secolo per il trattamento del dolore. In molti paesi è attualmente il farmaco inalatorio più utilizzato in ostetricia durante il travaglio di parto:
• In UK il 50-60% delle partorienti l’ha utilizzato a partire dagli anni 50
• In Svezia il 30% delle madri ha utilizzato il protossido come unico analgesico durante il parto.
• In Australia è stato utilizzato dal 50% delle partorienti.
E' stato dimostrato che le sue proprietà analgesiche ed ansiolitiche aiutano le pazienti a superare la paura di andare incontro ad una ampia serie di procedure dolorose come nel travaglio di parto.
CHI PUÒ FARE USO DEL LIVOPAN?
Il LIVOPAN® è adatto alle donne che cercano un’alternativa più soft e non invasiva per la gestione del dolore da parto, preservando la naturalità del travaglio e del parto.
Viene somministrato con una mascherina collegata a una bombola che contiene protossido d’azoto al 50% e ossigeno al 50%. E’ dotata di una valvola a comando che eroga il gas solo nel momento in cui la donna inspira e la blocca negli altri momenti.
E’ quindi la partoriente a stabilire quando ha bisogno di alleviare il dolore ed inalare l’analgesico, gestendo in maniera del tutto autonoma la somministrazione del farmaco.
L’aria espirata viene poi convogliata in una fessura collocata intorno alla mascherina e poi fatta defluire attraverso un sistema di gas-evacuazione della sala, in modo che non ci sia alcuna dispersione nell’ambiente.
In questo modo il suo utilizzo è sicuro per tutti gli operatori che assistono la partoriente.
COME AGISCE IL GAS?
LIVOPAN® viene generalmente utilizzato verso la fine della prima fase del parto, quando le contrazioni diventano più forti e il dolore aumenta. Il gas agisce a livello del sistema nervoso centrale attenuando i centri del dolore e stimolando la produzione di endorfine. Crea un leggero intontimento, la donna è vigile e partecipa a tutte le fasi del travaglio e del parto. Il protossido d’azoto è un gas che, inalato, ha un effetto lievemente euforizzante, ansiolitico e analgesico.
LIVOPAN® viene autosomministrato dalla madre sotto la supervisione dell’ostetrica. Osservando l’andamento delle contrazioni, le ostetriche aiutano le madri a sincronizzare l’assunzione del farmaco al fine di ottenere il massimo effetto analgesico. Per la sicurezza della madre è importante che il farmaco sia autosomministrato mediante una maschera non fissata al viso al fine di prevenire eventuale ipersedazione. L’inalazione deve cominciare circa 30 secondi prima della contrazione affinché il picco dell’effetto analgesico coincida con il picco d’intensità della contrazione, e quindi con il l’apice della sensazione dolorosa.
IL LIVOPAN INTERFERISCE SULLA LUNGHEZZA DEL TRAVAGLIO?
I tempi del travaglio non vengono allungati, non aumenta il ricorso al taglio cesareo e a strumenti come la ventosa. Non incide sulla durata del parto e non ha effetti rilassanti sull’utero. Comparato ad altri metodi di partoanalgesia, LIVOPAN® non prolunga la durata del travaglio e ogni effetto scompare rapidamente al termine dell’inalazione.
QUANTO DURA L’EFFETTO DEL GAS?
Grazie alla sua rapidità il gas non arriva al bambino che alla nascita non riporterà alcuna depressione respiratoria, né altri effetti avversi. Nessun effetto collaterale importante nemmeno per la mamma.
CI SONO EFFETTI SUL BAMBINO?
Grazie alla sua rapidità il gas non arriva al bambino che alla nascita non riporterà alcuna depressione respiratoria, né altri effetti avversi. Nessun effetto collaterale importante nemmeno per la mamma.
CI SONO EFFETTI COLLATERALI PER LA MAMMA?
In rarissimi casi sono stati descritti sintomi fugaci di sonnolenza, nausea, vertigini che scompaiono immediatamente sospendendo l’inalazione. Non sono noti effetti negativi su respirazione, circolazione, capacità di spinta o altre funzioni dell’organismo.
SONO NECESSARI ESAMI PREVENTIVI?
Non sono necessari esami preventivi. Durante il travaglio non è necessaria la presenza dell’anestesista e del ginecologo. Puo’ essere somministrato anche a stomaco pieno, con ampio margine di sicurezza, e può essere combinato anche con altri analgesici / ansiolitici valutando però il possibile aumento dell’effetto sedativo.
SERVE UNA PARTICOLARE AUTORIZZAZIONE?
L’idoneità all’uso del gas viene rilasciata dal ginecologo curante durante l’ultimo controllo ambulatoriale, sulla base della procedura in uso presso l’UOC di Ostetricia e Ginecologia e, in quell'occasione, verrà compilato un consenso informato firmato da medico e paziente.